Cos’è la Gestalt

Con i termini psicologia della Gestaltpsicologia della formaGestalttheorieGestaltpsychologieo semplicemente “la Gestalt”, si intende quel corpo di affermazioni teoriche e impostazioni metodologiche che si sono sviluppate a partire dai lavori di M. Wertheimer (1880-1943), W. Köhler (1886-1941) e K. Koffka (1887-1927).

La Gestalt è una corrente di pensiero psicologico nata e sviluppatasi in Europa, benché, per vicende personali dei suoi esponenti, in un secondo momento sia venuta a contatto con la psicologia americana.

Radici filosofiche: Kant(concetto di sintesi a priori: atto di conoscere attivitàunitaria e unificante in cui la materia fornita dai sensi viene organizzata secondo forme proprie della mente); Brentano (“psicologia dell’atto”, oggetto della psicologia atti psichici intenzionali).

Radici psicologiche: risposta tedesca alla psicologia di Wundt.

Wundt riesce a rendere “scientifica”la psicologia attraverso un metodo molto simile a quello della chimica: scomporre ogni fenomeno nei suoi aspetti elementari per ottenere unitàsemplici non ulteriormente riducibili. I gestaltisti rifiutano completamente questa impostazione e i metodi che da essa derivano: tra i temi distintivi della loro teoria è possibile riconoscere un radicale antielementismo.

Influenza diretta e ufficialmente riconosciuta di von Erhrenfels, pensatore austriaco autore di uno scritto (1890) in cui venivano poste in rilievo quelle che verranno in seguito chiamate “qualità gestalt”o “qualità von Erhrenfels”.

Qualità von Erhrenfels Se si prende in considerazione, ad es., una melodia, èinnegabile che essa sia costituita da parti, le singole note che la compongono. Il risultato finale però non è la somma delle parti: la melodia ha caratteristiche diverse da quelle delle singole note. La qualitàpropria della melodia èuna qualità-gestalt. Ed èa tal punto indipendente dalle qualità delle singole parti che possiamo ricreare la stessa melodia sia eseguendola con strumenti diversi(le note saranno differenti nel timbro), sia addirittura trasportandola di tonalità e mutando quindi totalmente le note-elementi che la formano (principio della trasponibilitàdi una Gestalt). La qualità-gestalt, cioèla qualitàpropria del tutto, non è data quindi dagli elementi, ma dalle relazioniche intercorrono tra essi e dal loro ruolo all’interno del tutto, dunque dalla struttura della Gestalt.

“Il tutto è più della somma delle parti”: affermazione utilizzata come etichetta distintiva per la psicologia della Gestalt. Primo importante passo teorico. Stadio successivo: determinare le leggi non arbitrarie secondo le quali gli elementi vanno a formare un tutto. Passo più determinante: -una stessa parte ha caratteristiche diverse se presa singolarmente o inserita nel tutto; -una stessa parte, inserita in due diverse totalità può assumere caratteristiche diverse. eliminando una parte da un tutto o modificando il ruolo di una parte nel tutto, si modifica il tutto

Rovesciamento di prospettiva: il modo di rapportarsi all’esperienza non parte dal basso, dall’analisi che frammenta, ma si propone di considerare entità globali aventi una loro intrinseca organizzazione: il termine stesso Gestalt vuole indicare questo concetto di unità avente una sua propria forma.

Anche se sorta prevalentemente su materiale collegato alla percezione, la psicologia della Gestalt elabora un impianto teorico che si estende fino a coprire l’intera gamma degli aspetti cognitivi.